Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti. Cesare Pavese
2 comments:
Nato il 9 settembre del 1908, probabilmente oggi non ci sarebbe comunque. Ma tantissimi auguri, Cesare, e grazie di ogni tua parola.
...anche se è un rimandarsi ringraziamenti...grazie a te.
è bello che si possa continuare a sentire la forza delle parole.
e che possa essere condivisa.
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