Tuesday, July 15, 2008

Mi ha detto che sono solare… Non so se detto da lui era un complimento, ma io l’ho letto così. E poi, la sua faccia quando ha sentito che osavo metter bocca nei discorsi sui Death Cab for Cutie: “ah. Li conosci?”.

Che ci posso fare, continua ad affascinarmi.

Gli invidio alcuni lati del suo carattere, e come direbbe Alberoni (non perché quello che dica Alberoni sia oro colato…), mi piace per questo, cerco la complementarietà.

Lui parla un sacco, parla con chiunque, non si vergogna di essere quello che è, non si cura dei giudizi. Gli piace fare amicizia, conoscere tutti, scoprire la gente. Ed è bravo, mi mette a mio agio, e non è una cosa da poco.

Certo, ne è passata di acqua sotto i ponti, a me anche fisicamente pare cambiato, ma magari non è vero (mi capita spesso, di travisare i tratti della gente, nel ricordo. E poi faccio figuracce, tipo quando ho detto a un amico: “wow, sei abbronzantissimo”, non ricordando la sua pelle scura).

Mi fa tenerezza, come un tempo, anche quando definisce il se stesso del liceo bello (gli ho fatto le facce, ma cavolo se aveva ragione).

Scopro che siamo dello stesso segno, e mentre parla mi sorprendo a pensare “saremmo potuti essere grandi amici”. Se solo fossi stata meno timida, se solo mi fossi fatta meno problemi.

Immagino che mi farebbe incavolare, tanto, se ci avessi a che fare per più di una sera all’anno, mi pare il massimo del caos e della disorganizzazione, però che emozione, vedere che mi si attacca a cozza, che mi trascinerebbe in giro volentieri, che per una volta non sono io a elemosinare la sua attenzione.