Tuesday, August 28, 2007

Ho riletto molto, in questi ultimi giorni. Questo computer conserva tante, lunghe, tracce di quel tempo passato, ed è stato con sorpresa che ho trovato una parte di me stessa ormai sconosciuta.
Cara Polidora, non so cosa ti attende dietro l'angolo, ma sono certa che sarà una grande e meravigliosa avventura. Quanto ti invidio...
Vorrei tanto, sai, tornare a quei momenti di spensieratezza, smettere di angosciarmi sul futuro e vivere con più grinta il presente. Una mia cara amica (forse quella che, poverina, mi conosce meglio) dice che non mi sono mai ripresa dal ritorno, che non sono più me stessa da allora, ma non credo che sia così... per quanto, ancora oggi, mi sento sperduta, incapace di capirmi.
Perdona il flusso di parole, è che sto cercando il modo giusto per ripartire, a settembre, e non mi sembra di esserci neanche lontanamente vicina.
Forse è solo la paura dell'ignoto, la consapevolezza di essere inadeguata....... chissà.
Buon viaggio, buoni viaggi, cara.

Sunday, August 26, 2007

Eppure credevo di essere abituata a combattere da sola. Da sola ho preso tante decisioni, ed è solo con me stessa e con i fantasmi delle mie paure che posso prendermela se poi non è andata come speravo. Cos’è cambiato? Perché, improvvisamente, ora, tanto bisogno di conferme, perché tante assurde pretese, perchè tanto bisogno di qualcuno che mi tenga la manina? Coraggiosa non lo sono mai stata, lo so bene, ma adesso si esagera. È ora di tirar fuori la grinta, che ne dici, Polidora? Non sei stufa della tua amica lagnosissima?! Io, decisamente, sì!

Monday, August 20, 2007


Thursday, August 09, 2007

Come vento, come vento non ci fermiamo. Anche da fermi. Dolce è l'illusione, credere di essere rimasti fermi, tutto questo tempo fermi con i piedi ben piantati nella terra, noi che abbiamo le radici nella sabbia.
Questa acqua di mare non è la stessa, lo scoglio non è lo stesso, la strada non è la stessa, ed ogni tanto svolto ad un differente angolo.
La gioia di sentire una voce amica non è la stessa, prima mancava lo stupore, prima era tutto così maledettamente scontato (ogni giorno alle 8.30 si era tutti allo stesso banco).
Ora tutto è un impegno, anche voler bene a noi stessi, perché a volte dobbiamo anche ricordarcelo (non è così stupido, pensandoci?). Io voglio sentire questi tasti spegnersi con me sotto le dita, accompagnarmi nel sonno che sta per arrivare. Da tanto non scrivevo così, un post di quelli che tanti crederebbero inutili, in effetti lo è. Elogio dell'inutilità, mentre ascolto Belle&Sebastian, mentre penso a tante persone ed effettivamente non ho il coraggio di lamentarmi. Per tutto quello che ho, per tutto quello di cui devo solo ringraziare. Perché di mio c'è poco, è tutto l'Amore che mi viene incontro, ed io non posso che dire "grazie". Per prima alla mia Dori che per prima leggerà...