Thursday, April 24, 2008

Magari non c'è nemmeno, stasera. Non ne ho idea, e non ho nessun modo per informarmi (tranne chiedere, che è l'ultima cosa che voglio fare).
Forse, ma solo forse, sarebbe meglio togliersi questo dente, incontrarlo ancora, starci ancora male, imbarazzi, silenzi, e gente che va a fumare anche quando non ne ha voglia.
Ho deciso, in questi giorni (illuminazione dell'altroieri sera), di mettere da parte l'orgoglio. Allora lo voglio mettere per iscritto, qui, come promemoria. Mi servirà, se torno incavolata, ma anche se alla fine non si presenta, e sarà solo l'ennesimo rinvio.
Basta con tutte le cavolate che mi sono raccontata. Ho "perso", e non importa, almeno a me non importa. Conta andare avanti, e per farlo devo accettare quello che è successo, quello che mi è passato per la testa durante tutto questo tempo.
Non so se sono le solite frottole che mi racconto, ma da quando ho deciso mi sento serena, e lo prendo come un segno positivo.
(e per il resto, si vedrà...)

Friday, April 18, 2008


Chissà, forse sono io a sbagliare, sistematicamente.

Potrebbe essere, che attribuisco importanza solo alle cose lontane, improbabili, irraggiungibili, e scappo poi terrorizzata da quello che mi si avvicina, e che ha qualche possibilità di diventare realtà. Forse – perché no? – ho ancora in testa mille ideali romantici, l'immagine della storia ideale, del modo migliore (o meglio, di quello che più mi piacerebbe) di entrare in contatto con una persona, e tutto il percorso di avvicinamento, comprensivo anche degli stadi intermedi.

E allora finisce che rifiuto tutto ciò che non si conforma all’ideale.

Eppure, mi sembra evidente che no, così proprio non va. Quest’approccio (sempre se di approccio si tratta) mi fa sentire profondamente a disagio, e mi viene spontaneo fuggirne, mi sembra una potenziale fonte di ansia e di angoscia. Allora scappo, e mi sembra la scelta migliore.

Poi però… mi ricordo che anche l’altra volta ho fatto la stessa cosa. Identica. Non è che sono io, che non sono abbastanza lucida, che ho troppa paura di mettermi in gioco, e preferisco rifugiarmi nelle amicizie, molto molto meno rischiose?

Monday, April 07, 2008

Anche io sono qui e non dormo. Sono stanca, è tardi. Ma fuori cade la neve e ho voglia di accompagnarla ancora un po', con la musica e con lo sguardo regolarmente rivolto al vetro che ho davanti. Ha cominciato a cadere che era già tardi, molti se ne accorgeranno domani mattina, quando si sveglieranno presto per andare al lavoro... è neve vera infatti, non come quella di qualche settimana fa. I tetti davanti sono bianchi, e lei continua a cadere, con quel suo rumore discreto di cui hanno già parlato in tanti e che tanti domani farà cadere nel pantano delle strade. Sono tornata questa sera da due giorni in Normandia; è un periodo strano, quando tutto è nuovo e strano non riesco mai a pensare come vorrei. Forse perché in fondo non ho niente a cui pensare. Ci sono le assenze, ci sono i dolori recenti. Ci sono le persone nuove, una dietro l'altra, tanto da non ricordarsi che un nome. Ci sono le partenze e gli arrivi; io ora sono qui, ma è una delle tante scale mobili.
Eccola, scende, copre tutto e tra poco coprirà anche queste parole. Vorrei scendesse in qualche altra città, da dove non mi giungono notizie, e che potesse almeno lei portarmi le notizie di cui ho bisogno. Ma ne ho bisogno?
E guardo questa neve come se fosse normale. Come se non l'avessi aspettata ogni anno della mia infanzia trepidando (lei invece non arrivava quasi mai), come se l'ultima nevicata non fosse legata ad una delle giornate più dure de ma vie. La neve sarà come una gomma. Cancella.

Saturday, April 05, 2008

Continuo a fare lo stesso errore, soprattutto ora che non posso guardare la sua pagina, poi capita che ci rimango male, molto male; smetto per un po', poi ricomincio, imperterrita. Ancora una volta, stasera, quello che leggo mi fa male, e mi riprometto di smetterla.
So già che non lo farò, almeno finchè alcune cose non cambieranno (fingo anche che non me ne importi nulla).
Un anno del cavolo, sembra servito solo ad aumentare i fantasmi da portarsi dietro.
Solo le chiacchiere non finiscono mai... cambiano i dettagli, ma non si fa altro che parlare.
Anche ora, sono solo parole senza molto senso, una dietro l'altra, indice, come direbbe qualcuno, del fatto che i miei pensieri sono confusi, prima di tutto nella mia testa. Scrivo solo perchè non ce la faccio, ad andarmene a dormire, con quelle parole nella testa.
Mi sono sempre affezionata molto ai dettagli, lo farò anche stavolta. Penserò al sorriso di una ragazza che oggi mi ha fatto un regalo (chissà se se n'è accorta), apprezzato soprattutto perchè viene dal niente. Penserò... non lo so, non voglio permettere al malumore di travolgermi. Penserò alle chiacchiere dell'uomo più angosciante del mondo, che mi fanno tanto ridere, o alla faccia di chi ha scoperto che ho un album dei dream theater nel lettore mp3. Cercherò, più di tutto, di convincermi che faccio bene, a pensare a queste cose. Che contano almeno quanto, se non più, di altro.
(non cancello la cronologia, i segni vari nel pc... devo smetterla, perchè sono forte e non ha senso, non perchè non ricordo l'indirizzo)