Sunday, December 31, 2006


C’è una cosa di cui parlo poco… che senso avrebbe del resto? A cosa mai può servire, parlarne? Però ho l’impressione di stare rimuovendo una parte di me… tante cose cambiano, e dato che non so come affrontare i miei problemi più seri, faccio finta che non esistano.

Che dire? Che non andiamo d’accordo, vabbè. Impossibile stabilire un dialogo. Impossibile parlare, se mi considera solo una bambina. Quindi sì merito affetto, ma affetto teorico, protezione incondizionata perché sono la sua piccola. Impossibile fargli capire che sono una persona, ora, che non ho bisogno di dolci e vestiti, ma di un supporto serio, di una spalla, di un conforto, di un appoggio e di qualcuno che mi sproni.

Certo, è un vecchietto. È difficile parlare anche perché tanti anni ci separano…

Tra qualche anno me ne dovrò occupare… ma già ora non li sopporto proprio, soprattutto non per più di qualche minuto. Vorrei essere bambina, guardarli con lo sguardo dell’affetto e non con quello freddo e distaccato che uso di solito… No, non è freddo o distaccato, anzi, li guardo così duramente per via dell’affetto… li guardo però in modo oggettivo (o almeno, a me sembra così), e invece vorrei avere gli occhi chiusi, tante e tante cose non vederle nemmeno, per non avere voglia di commentarle, e nemmeno di ricordarle.

Un bellissimo brano di “Il partigiano Johnni” conclude con la convinzione che il modo migliore per i figli di amare i genitori stia nell’amare i propri figli con la stessa forza con cui si è stati amati. Bellissimo, anche un po’rivoluzionario secondo me, però nel frattempo sento il peso (brutta parola, ma la sensazione è quella) del futuro, so che potranno contare solo su di me (e non solo loro… altre storie, questioni, situazioni irrisolte dietro l’angolo) e so che non si accontenteranno di vedermi amare i miei figli. Giustamente, certo. Dal loro punto di vista, ma anche dal mio di figlia, sento cosa è giusto. Dal punto di vista di un’altra me stessa, però, di quella che se n’è andata anche per non lasciarsi soffocare, di quella che una vita propria se la vorrebbe costruire, tutto ciò non ha molto in comune con la giustizia.

Wednesday, December 27, 2006


"[...] Amici, dalla barca si vede il mondo [...]"M.Luzi


Alla vita

Amici ci aspetta una barca e dondola
nella luce ove il cielo s'inarca
e tocca il mare, volano creature pazze ad amare
il viso d'Iddio caldo di speranza
in alto in basso cercando
affetto in ogni occulta distanza
e piangono: noi siamo in terra
ma ci potremo un giorno librare
esilmente piegare sul seno divino
come rose dai muri nelle strade odorose
sul bimbo che le chiede senza voce.
Amici dalla barca si vede il mondo
e in lui una verità che precede
intrepida, un sospiro profondo
dalle foci alle sorgenti;
la Madonna dagli occhi trasparenti
scende adagio incontro ai morenti,
raccoglie il cumulo della vita, i dolori
le voglie segrete da anni sulla faccia inumidita.
Le ragazze alla finestra annerita
con lo sguardo verso i monti
non sanno finire d'aspettare l'avvenire.
Nelle stanze la voce materna
senza origine, senza profondità s'alterna
col silenzio della terra, è bella
e tutto par nato da quella.


Mario Luzi

Tuesday, December 26, 2006

Nothing unusual, nothing strange, close to nothing at all.
The same old scenario, the same old rain, and there’s no explosions here.
Something unusual, something strange, comes from nothing at all.
I saw a spaceship fly by your window, did you see it disappear?


Quindi, è successo qualcosa o nulla? Contano di più i gesti o le parole? Le impressioni o i fatti? (O anche, ci sono o ci faccio?) È sempre la stessa storia che si ripete, magari con qualche modifica nei dettagli, giusto per non destare sospetti, oppure a parte lo svolgimento anche il finale è a piacere? Chissà… tanto per complicare le cose, le risposte che mi do variano insieme all’umore del momento. E le risposte di oggi mettono in dubbio quelle di ieri. E così via.
Fortunatamente, ogni tanto anche a me succedono cose, e la smetto di pensare. Cose che mi riportano al passato e allo stesso tempo mi tengono ben stretta al presente, e danno un significato a ciò che sono stata e sono tuttora. Una stretta di mano che sa di abbraccio, un sorriso che voglio ricordare, e per un attimo vorrei avere 10 anni di meno..
Un tuffo nel passato, una delle tradizioni di questo periodo.
Un tuffo nel passato, anche se tante cose sono cambiate, a partire da noi stessi. Siamo ancora noi, le stesse persone, negli stessi luoghi. Eppure prima non avevi la macchina, io avevo i capelli corti, tutti e 2 avevamo qualche chilo in più. Avevamo qualche anno in meno, e non è un modo di dire, eravamo ragazzini e non lo siamo più.
Che tenerezza mi fa ripensare a noi 2 allora… che tenerezza se ripenso a quanto poco ci mettiamo a entrare in sintonia.
Ti vedevo tutte le mattine, ma ora non è più possibile. Strade diverse, cercando di rimanere compagni di viaggio, ma non è la stessa cosa (anche io e te, mia cara Polidora, ne sappiamo qualcosa, vero?), e a volte vorrei tornare indietro nel tempo, avere la certezza che 5 minuti me li potrai dedicare anche domani.
Eppure non è nostalgia… in fondo, se non fossimo cambiati, cresciuti entrambi, se le nostre scelte non ci avessero portato tanto lontani, non avremmo nulla da dirci, oggi; non mi riconosceresti più, e lo stesso farei io con te; non mi avresti stretto la mano, non te l’avrei stretta io: saremmo 2 estranei.

Wednesday, December 13, 2006

chissà, che avesse ragione c......? la vita fa schifo.. o almeno, è dura. inutile illudersi, o avere dei sogni...
sono stufa del lavoro. nel senso dei rapporti falsi con le persone.. l'acidità dei capi, l'assenza della benchè minima comunicazione.. la voglia di scavalcare, superare, arrivare per primi... il sentirsi sfruttati, ma soprattutto umiliati. e più di tutto, la sensazione di doversi guardare da qualcosa o qualcuno.. il dover necessariamente partire diffidenti, sulla difensiva.
e d'altro lato, la voglia di approfondire con qualcuno... il sospetto di avere accanto delle belle persone (non tutti.. ma qualcuno si), ma che palle al solo pensiero di intavolare le solite conversazioni da pranzo... lievemente false e ipocrite... però sempre necessariamente amabili.
e allora ne sono certa: io non sono fatta per questo mondo.. non ho le caratteristiche per andare da qualche parte... io sono fatta per sognare, per sperare..... per cercare chi ha bisogno di aiuto, non per schivare chi non vede l'ora di travolgermi....
sono fatta per le chiacchierate, non per gli urli. per le canzoncine scemotte, non per il tunz tunz. per i colori allegri, i maglioni, le scarpe da ginnastica (o se proprio, le ballerine), le sciarpe e i guanti tagliati.... non per le borse con la g.
sono fatta per la cioccolata calda, per un buon risotto.... per le verdure grigliate e persino i minestroni....
sono fatta per una famigliona enorme... sai quelle che dove ti giri salta fuori un cugino... eppure questo più che un sogno mi sembra un'utopia, oggi.. per come va la mia vita, nulla mi fa pensare di poter uscire dalla solitudine attuale.
nulla mi fa pensare che ci sia un posto per me, da qualche parte.

Tuesday, December 05, 2006

Voglio un posto da poter chiamare casa...
voglio essere su una spiaggia a piedi nudi, ora, e sentire l'acqua e la sabbia tra le dita...
Voglio un fiore tra i capelli...
Voglio rivedere mio padre e accoccolarmi tra le sue braccia, che mi accarezzi i capelli al risveglio e mi dia un bacio di buongiorno...
voglio stare sola, in silenzio...
voglio un amica che mi sia vicina, che sappia starmi vicino anche in silenzio... insomma voglio la mia dori vicino...
vogli0 sorridere ad uno sconosciuto...
voglio che le persone che mi sono vicine siano serene...
voglio che Firenze si svegli dal suo torpore...
voglio io stessa svegliarmi da questo torpore...
Voglio smettermi di innamorarmi di tutto, ed innamorarmi veramente di qualcosa...
Voglio smetterla con i "non so"...
Ma voglio continuare ad essere io...

scopro che potrei andare avanti all'infinito... allora decido di smetterla con questi voglio, e di realizzarli pian piano, per quanto possibile, uno alla volta...
cominciando da questo post...