Saturday, March 31, 2007


All’improvviso, tornano le lacrime. Piango spesso, è uno dei miei modi preferiti (purtroppo) di esprimere emozioni, ma stavolta sono un sintomo, e non capisco di cosa. Stamattina è bastata una canzone, mentre mi rendevo conto che non riuscivo a ricordare cosa è successo, mesi fa, in un tratto di strada, cosa ci siamo detti. Ieri sera… non lo so perché.
Che cavolo succede?

Thursday, March 22, 2007

Sembra che sia arrivato nella mia vita per fare le cose che vorrei/dovrei fare con te. Stasera si era deciso per un film, e sembrava anche carino, ma al contro invito non ho potuto dire di no, anche perchè si tratta di Bresson, e la mostra finisce il 25. Impossibile perderla.
Questa è la parte migliore, l'attesa, la suspence. Tutto ciò che posso immaginare, comunque vada, non sarà nulla in confronto alla realtà. Magari ci faccio un'enorme figuraccia... oppure un suo amico si rivela essere qualcuno che conosco e odio... magari... boh!! Posso solo starmene qua, con qualche farfalla allo stomaco (poche, ancora timide per ora) a cercare di pensare ad altro, in un pomeriggio di sole milanese.

Saturday, March 17, 2007

Mia cara Dori, quanto avrei voluto dividere con te almeno parte della giornata di ieri, la paura, l'emozione, il nervosismo e poi la gioia e la confusione di quando tutto è finito...
Non vedo l'ora di sentire il tuo resoconto dettagliato e poi di riabbracciarti, anche se è un periodaccio (guarda un po' che novità). Ho bisogno di una chiaccherata con la mia cara dottoressa e spero che lei mi possa perdonare...
Ancora complimenti e ti chiamo presto (immaginavo ieri il casino...)
ti voglio tanto bene (e mi dispiace veramente tanto)...


COmplimenti Dori CAra!!!!

...ovvero... Complimenti mia cara Dori...

(e qui non aggiungo altro. Solo spumante, un sorriso, un abbraccio...) Grande la mia dottoressa, ora non sei più una bocconcina?

Thursday, March 15, 2007

L'avevo capito, tempo fa, e poi dimenticato, quanto sia importante bastare a se stessi e contare sulle proprie forze. Eppure, quando ricevo una briciola di aiuto o di comprensione da qualcuno, ne sono sempre felicissima, come quando da bambina arrivava un dono insperato. (Forse c'è qualcosa dietro, certo, ma anche se ci fosse non me ne lamenterei troppo...)
manca poco ormai............. un po' d'ansia (gestibile, però), un po' di pensieri del tipo andare a ordinare la torta..... stampare la presentazione......... altri della serie speriamo che siano tutti di buon umore, i prof. e poi altri, ancora meno seri. sta finendo tutto, e quasi non me ne accorgo. è finita, in realtà, da qualche mesetto, la vita da studente, eppure solo tra poco più di 24 ore lo potrò dire ufficialmente. non sono neanche spaventata per il futuro, sono troppo occupata per esserlo. e in fondo non cambia niente.

Thursday, March 08, 2007

Non ho nessuna voglia di preparare sta cacchio di presentazione… faccio una slide alla volta, e con quanta fatica!! Eppure, dovrebbe essere la parte più semplice: so cosa scrivere, più o meno… devo solo scegliere cosa lasciar perdere e cosa approfondire.
È angoscia, ora, angoscia allo stato puro. La tesi, che non mi piace, proprio non mi piace come è venuta, e ogni volta che la riapro noto incongruenze, disattenzioni… La paura della discussione, e non solo. Paura del mio amato/odiato prof, e quanto mi sento scema perché sono incapace di comunicare con lui… se solo riuscissi a fargli tutte le domande che mi girano per la testa! Paura della controrelatrice… della commissione. Della figura birbina che farò con le persone che mi verranno a vedere (eppure, nonostante ciò, vorrei che ci fossero tutti). Sospetto che non mi potrà vedere quasi nessuno, perché sono tutti impegnati, ma ho tanto bisogno di avere intorno facce amiche (cara Polidora, tu? Ci sarai? Anche se non me lo merito…). Invece ci sarà, probabilmente, un gruppo antipatico di miei compagni… Una voce di corridoio sostiene che sarà venerdì pomeriggio (il momento peggiore, per tante cose)… ma va bene così, in fondo.
E poi inizio a contare i giorni passati dai vari invii di cv… inizio a eliminare mentalmente chi, sono sicura, purtroppo, non mi chiama più…
Cerco invano di non stare troppo attaccata al cellulare, aspettando chiamate o messaggi, da persone diverse e con scopi diversi, ma c’è solo un j. che mi assilla, che scrive senza un motivo.
Eppure, sembra assurdo lo so, fino a martedì sera andava tutto bene, ero felice e ottimista come non mi succedeva da tempo… rientrare nel corridoio del quarto piano sopra la biblioteca non mi ha fatto bene. Cacchio, ora che ci penso ci devo andare anche lunedì e martedì…. sarò insopportabile la settimana prossima!!

Friday, March 02, 2007


Ci sono due tipi di amici.
Da una parte, ci sono quelli che a parole ti vogliono bene, ma poi non fanno altro che osservare ciò che fai e giudicare. E allora non ti stupisci nemmeno quando ti dicono “a volte fai delle cose… così stupide”, o “non ti riconosco più”. A volte semplicemente partono da “secondo me tu…” e da lì giudizi di tutti i tipi… “Sono mesi che fai questo, che provi quest’altro…” (ma chi ve l’ha detto? Non è per forza così semplice) Certo, è il loro modo di voler bene, si preoccupano e pensano di farlo per te, dicendoti cosa va e cosa non va nel tuo comportamento.
Poi ci sono gli altri amici, quelli che non giudicano, mai, che se pensano male non lo dicono, ma ti sono sempre accanto e qualunque cosa succeda cercano di trovare punti di contatto tra la loro storia e la tua, cercano di capire cosa provi e cosa sta succedendo. Anche loro ti dicono cosa ne pensano, alla fine, ma non ti senti soffocare, né ti offende quello che dicono, perché sai che non stanno pensando “io non sarei mai così stupida”.
Insomma, Polidora, se mi ringrazi ancora per le chiacchierate (anche quando ripetiamo un nome per la maggior parte del tempo! hihi) al telefono, mi offendo! Sono io che ringrazio te… come farò quando non avrò più il telefono??