Saturday, June 28, 2008

Ho tanta paura di star facendo l'ennesima cavolata. La mia reazione, mi rendo conto, spropositata, ieri sera sgamata dal tossico mentre ero con il metallaro... Tutta la paura che avevo, di vederlo, alla cascina monluè. Che mi succede, mannaggia a me? Intanto, il mio mondo sta cambiando. Io volevo solo andare a casa, riposarmi e rimuginare per bene su tutto quello che è successo, da settembre a questa parte. Invece va tutto veloce, ho già nuovi pensieri, e in quelli vecchi non ho ancora messo ordine. Non ho nemmeno salutato per bene la gente... Solo Claudia, in pratica (lacrimuccia, per la mia tenera Claudia), e poi il "padrino" iracheno, e la mia amica tedesca. Tutti gli altri, mi sembrava di poterli incontrare lunedì mattina in quell'auletta buia e fredda, invece non è così, e ora che me ne rendo conto mi mancano già.

Monday, June 23, 2008



Finalmente ho visto questo film, era da un po’ che diceva che me l’avrebbe prestato. Poi, quando ero quasi alla fine, felici come 2 bambini, ci siamo messi a commentare, su msn, le nostre scene preferite (la mia, in assoluto, la partenza della nave: tutti in silenzio, l’inquadratura dall’alto, un mare di teste, e pian piano a un certo punto parte delle teste si staccano, stanno partendo), naturalmente lui ne ha nominata una che non avevo ancora visto… il solito. Un film bellissimo, tenero, un tocco leggero.

Ma non era di questo, non solo di questo, che volevo dire.

Io lo chiamo, da un po’, debosciato, il suono di questa parola mi pare adattarsi perfettamente al suo essere, gli calza a pennello. Lo sa, a volte i miei messaggi iniziano così. Scopro oggi che mi chiama sciagurata (mai direttamente, solo quando parla di me in terza persona), e mi fa tanto sorridere. Questa parola mi calza addosso, mi pare.

I primi mesi l’ho completamente ignorato, non mi piaceva il suo giubbotto di pelle, ridevo alle sue battute, ma non avevo capito nulla di lui. Pensavo fosse uno di quelli che hanno i loro giri, che uscivano per fatti loro e non ci tenevano a fare amicizia. Invece, assurdamente (come sempre sono assurde le cose che gli capitano), era fuori dal giro di mail, non sapeva nulla della nostra vita sociale.

A novembre abbiamo studiato assieme, ha salvato un mio esame almeno, e parlarci mi ha aiutato ad esprimere pensieri che tenevo dentro… fin troppo, forse. Il suo pessimismo, il suo essere così critico un po’ mi ha incattivito. Spero di essere rimasta un po’ ingenua e stupida, al male – a volte – non voglio nemmeno pensare.

Il ricordo più vivo, più bello e tenero, è al concerto degli smashing pumpkins: mi prende la mano, quando la folla mi stava risucchiando via, e sono di nuovo dall’altra parte, in mezzo a loro. E' difficile da spiegare a parole, è un ricordo visivo e musicale, siamo noi che cantiamo e balliamo lì in mezzo, è l'energia di quel posto, ma anche la bellezza di essere lì con loro.

Poi ci sono i tanti messaggi, anche quelli che si poteva pure risparmiare. Le volte che si preoccupa, tipo quando dico che mercoledì non ho nessuna voglia di andare alla festa, e mi chiede se è perché c’è mr.g… le volte che fa battutine, e in realtà lancia richieste d’aiuto, ma poi non sono capace a capire in tempo.

Ho sempre tanta paura che le persone mi abbandonino, sono sempre convintissima che, se loro sono ai primi posti per me, io invece in graduatoria sono in basso, cosa conto in fondo? Sarà che ci metto tanto ad aprirmi con le persone… sarà che gli altri, invece, sono spesso tanto socievoli. Lo penso anche questa volta, e lo so, non siamo migliori amici né siamo inseparabili. Anzi, chissà, tra qualche mese, senza più i gossip e le persone di cui sparlare, potrebbe esserci pochissimo da dirsi. Però è stato bello conoscerlo, bello parlare a lezione di tutt’altro, dei libri che leggevamo da bambini e dei posti nel mondo dove vorremmo vivere. Bello avere tutta quella cronologia di messaggi, sul pc. Siamo 2 logorroici, va bene, ma insomma andiamo anche tanto d’accordo.

Wednesday, June 18, 2008

L'insicurezza è il mio peggior difetto. Poi viene tutto il resto, ma sono solo conseguenze.
In crisi, ogni qual volta (sempre, cioè) potrei venir fuori io, la mia personalità, il mio carattere, il mio cervello. A mio agio solo quando posso nascondermi, osservare, ascoltare, forse anche giudicare gli altri, standomene nascosta dietro qualcosa.. qualsiasi cosa.
In crisi, perchè sono ancora la ragazzina che si sente non all'altezza, e sono stufa di esserlo dannazione. Stufa di avere ancora bisogno di conferme.
Stufa perchè pensavo di essere un po' cambiata, e invece la strada da fare è ancora lunga.

Thursday, June 05, 2008

Lui ha detto al mio amico tossico che si aspettava di più da me. Proprio così ha detto, come se fossi la sua allieva, la scolaretta da educare, da tenere per mano portandola a spasso, e poi quando ci si accorge che da sola non sa attraversare la strada, è una delusione.
Lui continua a mandare mail assurde, alzando sempre il tono, cercando - palesemente - lo scontro. Io sono una pacifista, e ne soffro, mi fa fisicamente male. Non lo fa solo con me, ma questo non migliora la situazione. Solo le risposte acide lo fanno diventare un agnellino.
Oggi ha saltato lezione, è rimasto a casa bello comodo. Sono rientrata, in ansia perchè devo finire di lavorare ad un'altra cosa, ed ecco la sua scontatissima mail: "ho lavorato, voi che fate, ci vediamo domani?". Fresco come una rosa, naturalmente, lui.
E poi tutte le manovre per essere il solo a scrivere a M.M., un ragazzo che ha solo un anno più di noi, ma che secondo il suo cervellino-ino-ino è detentore di chissà quale enorme potere. Ha fatto di tutto per estromettermi, di tutto per poterci parlare da solo. E con il capo di M.M., di tutto per mettersi in luce.

Potrebbe essere mio collega, l'anno prossimo, e non so come farei a non ucciderlo.