Monday, June 23, 2008



Finalmente ho visto questo film, era da un po’ che diceva che me l’avrebbe prestato. Poi, quando ero quasi alla fine, felici come 2 bambini, ci siamo messi a commentare, su msn, le nostre scene preferite (la mia, in assoluto, la partenza della nave: tutti in silenzio, l’inquadratura dall’alto, un mare di teste, e pian piano a un certo punto parte delle teste si staccano, stanno partendo), naturalmente lui ne ha nominata una che non avevo ancora visto… il solito. Un film bellissimo, tenero, un tocco leggero.

Ma non era di questo, non solo di questo, che volevo dire.

Io lo chiamo, da un po’, debosciato, il suono di questa parola mi pare adattarsi perfettamente al suo essere, gli calza a pennello. Lo sa, a volte i miei messaggi iniziano così. Scopro oggi che mi chiama sciagurata (mai direttamente, solo quando parla di me in terza persona), e mi fa tanto sorridere. Questa parola mi calza addosso, mi pare.

I primi mesi l’ho completamente ignorato, non mi piaceva il suo giubbotto di pelle, ridevo alle sue battute, ma non avevo capito nulla di lui. Pensavo fosse uno di quelli che hanno i loro giri, che uscivano per fatti loro e non ci tenevano a fare amicizia. Invece, assurdamente (come sempre sono assurde le cose che gli capitano), era fuori dal giro di mail, non sapeva nulla della nostra vita sociale.

A novembre abbiamo studiato assieme, ha salvato un mio esame almeno, e parlarci mi ha aiutato ad esprimere pensieri che tenevo dentro… fin troppo, forse. Il suo pessimismo, il suo essere così critico un po’ mi ha incattivito. Spero di essere rimasta un po’ ingenua e stupida, al male – a volte – non voglio nemmeno pensare.

Il ricordo più vivo, più bello e tenero, è al concerto degli smashing pumpkins: mi prende la mano, quando la folla mi stava risucchiando via, e sono di nuovo dall’altra parte, in mezzo a loro. E' difficile da spiegare a parole, è un ricordo visivo e musicale, siamo noi che cantiamo e balliamo lì in mezzo, è l'energia di quel posto, ma anche la bellezza di essere lì con loro.

Poi ci sono i tanti messaggi, anche quelli che si poteva pure risparmiare. Le volte che si preoccupa, tipo quando dico che mercoledì non ho nessuna voglia di andare alla festa, e mi chiede se è perché c’è mr.g… le volte che fa battutine, e in realtà lancia richieste d’aiuto, ma poi non sono capace a capire in tempo.

Ho sempre tanta paura che le persone mi abbandonino, sono sempre convintissima che, se loro sono ai primi posti per me, io invece in graduatoria sono in basso, cosa conto in fondo? Sarà che ci metto tanto ad aprirmi con le persone… sarà che gli altri, invece, sono spesso tanto socievoli. Lo penso anche questa volta, e lo so, non siamo migliori amici né siamo inseparabili. Anzi, chissà, tra qualche mese, senza più i gossip e le persone di cui sparlare, potrebbe esserci pochissimo da dirsi. Però è stato bello conoscerlo, bello parlare a lezione di tutt’altro, dei libri che leggevamo da bambini e dei posti nel mondo dove vorremmo vivere. Bello avere tutta quella cronologia di messaggi, sul pc. Siamo 2 logorroici, va bene, ma insomma andiamo anche tanto d’accordo.

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