tag:blogger.com,1999:blog-259040442024-03-23T19:26:18.776+01:00ocicoskipolidorahttp://www.blogger.com/profile/09143905336212541358noreply@blogger.comBlogger154125tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-29490037518018562762010-11-22T21:08:00.002+01:002010-11-22T21:13:45.943+01:00Ecco... Mi sembrava, infatti.<br />Ho le guance smorte, smagrite. Mi si legge in viso, che non sono più una ragazzina.<br />Non un gran dramma, certo, ma è strano, per una abituata a dimostrare, al più, 16 anni.<br />Anche se faccio finta di non accorgermene, il tempo passa. E se mi sento vecchia non conta, non basta a ingannare nessuno; in ogni caso, domani sarà "peggio".dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-13429769257826853882010-09-27T21:23:00.002+02:002010-09-27T21:32:16.680+02:00Leggiucchiavo dal blog di una ex collega, qualche minuto fa, e m'è venuta voglia di interrompere il silenzio, e magari fare uno sforzo, scrivendo qualcosa di diverso da lamentele, motivi di ansia, sfoghi, e tutto quello che scrivo la maggior parte delle volte.<br />E allora m'è venuto in mente il mio metodo anticrisi. Me lo ripeto, ogni tanto, ma non sono ancora riuscita a metterlo in pratica per un tempo superiore a un pomeriggio, o una mattinata.<br />Ordine. Mettere ordine, nelle mie cose, farne una per volta, e cercare di farla bene. Concentrarsi, dare il meglio, sempre. Anche nel riposo, nel relax, nel tempo dedicato a me stessa (e cioè, secondo la mia personale definizione, il tempo sprecato, impiegato in nulla di apparentemente produttivo). E poi, naturalmente, nel lavoro, nello studio, e nel tempo che dedico agli altri.<br />Cavolo, ancora una volta, la chiave sta nel tempo.<br />Comunque, io ci provo. Anche questa volta.dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-9323321961605615342010-07-21T20:39:00.000+02:002010-07-21T20:40:01.062+02:00non ce la faccio più.. non ce la faccio.dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-71879650090837077812010-07-01T21:42:00.003+02:002010-07-01T21:45:54.309+02:00<span style="color: rgb(255, 255, 255);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Così, improvvisamente, voglia di cambiare.</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">L'ho fatto senza pensarci troppo, spero di non aver preso una cantonata gigante. Ma ci voleva, un tocco nuovo.</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Che dici, Polidora? Ti lascio l'ultima parola.</span><br /></span></span>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-32407443044480435642010-07-01T21:29:00.002+02:002010-07-01T21:49:18.694+02:00<span style="font-family:courier new;">Oggi, inaspettatamente, mi ha chiamata un tizio, in ufficio. Non mi parla spesso, non chiama mai. Vuole parlarmi, ma non ho capito bene di cosa, dato che mancano ancora 3 mesi, al traguardo dei primi 2 anni di lavoro, con corollario di domande sul futuro, riflessioni, forse proposte. Sono un po' inquieta... Non ha senso, lo so: sarà uno dei soliti incontri formali e inutili, tante chiacchiere e nessuna conseguenza. Però... se così non fosse, che gli dico?<br /></span>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-62874817636924775462010-03-04T01:44:00.002+01:002010-03-04T01:51:55.923+01:00Questa persona mi ha fatto soffrire, tante volte, e non capisco perchè glielo permetto sempre. Solo perchè una volta ha detto che mi considera come una sorella? Io comunque a mio fratello riservo un trattamento migliore... Per esempio, non prometto cose che poi non mantengo, e mi accontento della sua presenza, anche quando non mi porta gente interessante o simpatica o chissà che.<br />Comunque, non importa. Non credo tutto questo serva a giustificare chi mette sempre al primo posto se stesso, e poi anche al secondo, al terzo e al quarto. Ogni tanto, anche se non lo dico a gran voce, sono io ad avere bisogno di qualcuno accanto, di un paio di orecchie, e di un buon consiglio. Peccato.dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-1963398002221030252010-02-17T21:11:00.002+01:002010-02-17T21:16:04.172+01:00<span style="font-family: trebuchet ms; font-weight: bold; color: rgb(51, 0, 153);">Decisamente stufa, di sentirmi dire cosa fare, come e quando. </span><br /><span style="font-family: trebuchet ms; font-weight: bold; color: rgb(51, 0, 153);">E perchè non di sera, e attivati, e fai così e cosà, e qua e là..</span><br /><span style="font-family: trebuchet ms; font-weight: bold; color: rgb(51, 0, 153);">Lasciatemi in pace. Non ho bisogno di tutori, di maestri, di altri fratelli maggiori rompiscatole. E se prendo le decisioni sbagliate, mi serviranno di lezione. Se perdo questo buono, finalmente capirò quanto vuoto mi sono creata attorno, finalmente mi spaventerò della solitudine in cui mi sono rinchiusa.</span><br /><span style="font-family: trebuchet ms; font-weight: bold; color: rgb(51, 0, 153);">Ho bisogno solo di una spalla su cui piangere. E, se insistete, di un accompagnatore.</span><br /><span style="font-family: trebuchet ms; font-weight: bold; color: rgb(51, 0, 153);">Ma non oso chiedere.</span>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-80381729309026380992009-10-23T23:22:00.002+02:002009-10-23T23:27:25.036+02:00<span style="font-weight: bold;font-size:130%;" >Portami una sedia e vattene.</span><br /><br /><br /><br />http://www.youtube.com/watch?v=ntsSDuwIAHwpolidorahttp://www.blogger.com/profile/09143905336212541358noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-91398464149184217462009-10-07T21:43:00.002+02:002009-10-07T21:55:21.628+02:00<span style="font-family: trebuchet ms;"><span style="color: rgb(153, 0, 0);">Per esempio (anche se probabilmente questo l'ho già scritto, ma non importa) tutta questa mancanza di fiducia in me. Fiducia non è nemmeno la parola giusta..<br />E' iniziato tutto a settembre dell'anno scorso, con il master. Non avevo mai pensato prima di essere un genio, nè una persona con chissà quale talento. Credevo però nel mio piccolo io, distinto da quello di chiunque altro, nel bene e nel male. Non ne ero entusiasta, ma non mi faceva disperare.<br />Trovarmi in mezzo a tutta quella gente in gamba, bravissima nello studio, ma soprattutto dotata (credo, sono sempre mie impressioni, illazioni) di un equilibrio personale, capace di gestire una vita sentimentale e sociale, tutto contemporaneamente e con ottimi risultati. Io invece ho passato il tempo a barcamenarmi, a correre di qua e di là, a cercare di capire dove indirizzare le energie, a non prendermi un esaurimento.<br />E ora che ho un lavoro ne soffro, di essere diventata così tanto autocritica. Passo il tempo a pensare alle malignità (giustificatissime) che la gente potrebbe dire di me, a pensare alla loro opinione, a cercare di capire l'atteggiamento giusto, le cose giuste da fare e da pensare, le domande da fare e quelle da tacere...<br />Mi si potrebbe dire che non esiste giusto e sbagliato, ma non è solo quello. Mi si potrebbe obiettare (cavolo, parlo da sola, è indiscutibile) che penso troppo e mi faccio problemi inutili, inesistenti, e dovrei solo lavorare, e smetterla. Anche questo non basta.<br />Prima di tutto dovrei imparare a mettere a tacere quella vocina, quella che tutte le sere mi fa la pagella, ed è sempre così implacabile. In fondo, pagelle o non pagelle, sono fatta così, e chi se ne importa.<br />Ma come si fa?<br /></span></span>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-38578284099140254402009-10-02T19:40:00.002+02:002009-10-02T19:48:00.282+02:00<div style="text-align: center;"><span style="color: rgb(51, 51, 51);">Sto zitta, da un sacco di tempo. Ma non ci riesco, a tenermi tutto dentro, ogni tanto scoppio. Incapace di trovare un equilibrio (smettere di cercarlo è l'unica via, lo so bene) tra dentro e fuori, tra timidezza e logorrea, continuo a sbagliare. Il più delle volte taccio, non mi esprimo, faccio ogni possibile sforzo per nascondere quello che mi passa per la mente. Ogni tanto poi parlo, a sproposito. Come quella volta, mica tanto lontana, quando ho tirato fuori un episodio di tanto tempo fa, che facevo finta di aver dimenticato. In fondo, sono solo falsa, solo una piccola insulsa costruzione.</span><br /></div>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-56270466955584575482009-03-01T15:12:00.003+01:002009-03-01T15:33:11.074+01:00<div style="text-align: center;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 0, 51);"><span style="font-style: italic;">La felicità si racconta male perché non ha parole,</span><br /><span style="font-style: italic;">ma si consuma e nessuno se ne accorge.</span><br /></span></span><div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;font-size:130%;" >(</span><span style="font-size:130%;">da </span><span style="font-style: italic;font-size:130%;" >Jules e Jim)<br /></span><div style="text-align: justify;">Dopodomani è il mio compleanno, cappero. Non ho molta voglia di festeggiare, soprattutto perchè molti degli invitati saranno lì solo per cortesia. Ci saranno le persone che mi sono intorno, che condividono pezzi delle mie giornate, mancheranno molte altre, importanti per me. Nonostante questo, ho deciso, ci sarà la solita torta, e poi spero un po' di chiacchiere in allegria, niente di più.<br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;">L'altro giorno ho rivisto una mia ex collega, anche lei lavorava con l'insettologo in quel posto bislacco. Sono passati 3 anni, stavo traslocando in questa casa, e tutto era così diverso. Una vita fa, un'altra me.<br />Va meglio, adesso, rispetto a qualche settimana fa. Forse accetto di più la mia vita, i miei compiti, il fatto che sto crescendo. Alcune cose proprio non vanno, e spero di riuscire a cambiarle. Altre vanno molto bene, e se penso alla mia solitudine di un anno fa, agli stupidi di cui mendicavo attenzione, non posso che ritenermi fortunatissima.<br />Ho ricominciato a leggere, voracemente. La mattina, sui mezzi, entro in trance, e cominciare la giornata con delle pagine ben scritte è tutta un'altra cosa. Ho scoperto Franck McCourt, e Camilleri. Il prossimo sarà "Jules e Jim", non vedo l'ora. Ricomincio anche a guardare film, di tanto in tanto.<br />Mi manca casa, tantissimo, a volte. Cerco però di ritrovare l'amore per Milano, anche se ormai sepolto, mi pare.<br />Sono parole a caso, solo per avere una traccia di quello che mi passava per la testa, il primo marzo 2009, prima di andare a ordinare una torta.<br /></div><em></em></div><span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 0, 51);"></span></span></div></div>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-59011383460936391542009-01-25T14:56:00.003+01:002009-01-25T15:09:52.027+01:00<div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 51, 153);">Non riesco a trovare un modo... un punto di vista, o un appoggio forse, un punto di partenza su cui far leva. Una chiave, anche. Non ci riesco... non capisco cosa c'è, qual è il motivo per cui tutto va così male (da mesi, ormai). E mi ritrovo a piangere, troppo spesso. A svegliarmi ore prima del dovuto, in preda all'angoscia.</span><br /><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 51, 153);">Del lavoro che faccio non me ne importa nulla. Odio quel posto immerso nella nebbia, odio dover andare a mangiare in un'orribile mensa, sempre con la stessa gente. Odio dover timbrare un cartellino, odio il conteggio delle ore, la scrivania con il pc, le giornate tutte uguali. Mi sembra di non avere via di scampo, di dover star sempre lì terrorizzata dal capo.</span><br /><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 51, 153);">E nel fine settimana le cose non migliorano. Inquieta, senza però combinare nulla. Triste, apparentemente senza motivo.</span><br /><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 51, 153);">Mi sento impossibilitata al contatto con la gente. Sola. In un ambiente ostile, lontano dal mio modo di essere. Imprigionata.</span><br /><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 51, 153);">Il metallaro soffre, per come sto, e questo mi fa stare ancora peggio.</span><br /><span style="font-style: italic; color: rgb(51, 51, 153);">E poi si litiga, tanto. A volte mi dice cose estreme, mi spezza il cuore ogni volta. Potrebbero essere vere, però, e allora sarebbe più onesto dirsi addio. Lasciar perdere.</span><br /></div>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-71896387038398592692008-12-29T19:08:00.002+01:002008-12-29T19:15:51.255+01:00... Eccomi.<br />Dove sono stata tutto questo tempo?<br />Perché non ho mai usato le chiavi di queste stanze in questo periodo?<br />Non lo so. Le avevo perse, come ho perso fin troppe altre chiavi in questo periodo. E sono fuori, da stanze, da affetti. Piove fuori.<br />Dori, busso alla porta. Ho perso le chiavi. Aprimi.<br />E alla porta so già che ti vedrò come eri e come sei. Ma anche cambiata. Cresciuta, meno insicura, più forte (anche senza coscienza magari di questo). Non sei solo il tuo lavoro, sei sempre la mia cara Dori, con tutti i suoi tesori, con scrigni traboccanti di tesori.<br />A presto<br />polidoraassentepolidorahttp://www.blogger.com/profile/09143905336212541358noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-23715936686903661462008-11-18T20:24:00.003+01:002008-11-18T20:33:05.895+01:00<span style="font-family: lucida grande; font-weight: bold; color: rgb(0, 51, 51);font-size:100%;" >A volte, spessissimo a dir la verità, mi sento un'<span style="font-size:130%;">inutile nullità</span>, tutti mi appaiono più interessanti, simpatici, intelligenti, etc etc etc etc. E poi mi pare che gli altri sappiano come comportarsi, siano stati educati, chessò, per affrontare le situazioni più disparate, dalle uscite serali, allo stare in gruppo, al parlare con gli adulti, all'essere <span style="font-size:130%;">quello che la gente si aspetta in ogni situazione</span>. Mentre io, novello calimero, non sono mai capace di fare nulla, non come tutti voi.<br />Poi succede qualcosa di questo tipo, e apro gli occhi su quanto quelli che mi sembravano splendidi sono in realtà bambini viziati, egoisti, strafottenti.<br />Avrò anche una famiglia scassata, genitori che non so ancora come prendere, carenze talmente profonde, nei legami con la gente (dalla famiglia, e poi via via allargando) da sembrare <span style="font-size:130%;">crateri</span>... <span style="font-size:130%;">Però ci penso sempre, <span style="font-style: italic;">all'impatto delle mie azioni e decisioni</span>.</span><br />Stavolta mi hanno proprio fatto incavolare.</span>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-24432320554037658002008-11-16T02:52:00.000+01:002008-11-16T02:53:14.346+01:00<span style="font-family: trebuchet ms;"><span style="color: rgb(0, 0, 153);">Adesso lo faccio: me ne sto seduta, qua, buona buona, e scrivo. Scrivo e spiego cosa non va. Perchè qualcosa ci dev'essere, se ogni volta che ho qualche minuto di calma, tutto per me (come quando esco da lavoro, per fare un esempio), mi prende quest'umore un po' così.</span><br /><span style="color: rgb(0, 0, 153);">Non lo so cos'è. Ci sono cose che non vanno, situazioni o fatti o persone che non mi fanno impazzire dalla gioia, ma non bastano a spiegare, credo. Mi faccio mille paranoie, ancora più del solito. Paranoie su di me e sul mondo: io e il metallaro, io e gli amici di vecchia data, quelli del master, dell'uni, le conoscenze nuove. Io e il lavoro, io e il capo, io e i colleghi. Io e me stessa, soprattutto. Paura del vuoto, forse, come diceva il metallaro. Il vuoto, tra noi 2, ancora peggio il vuoto nella mia vita e dentro di me: terrore di non essere nient'altro, di non avere nient'altro da dire, che non sia il lavoro. Mi pare di essere - e non so più se è eccesso di paranoie, o lucidità - più timida, insicura, indecisa che mai, e non mi piaccio. Insignificante, mi sento grigia e abbastanza inutile. Mi pare impossibile, in tutto ciò, affrontare una "suocera", cercare di fare buona impressione su qualcuno, o semplicemente stare bene con gli altri. Assurdo, lo so, soprattutto ora che qualcuno che mi supporta c'è. Eppure... che sia allora questo il problema, forse non è lui quello di cui ho bisogno? O forse sono ridicola, con i miei goffi tentativi di complicare quello che è semplice, lineare, bello?</span><br /></span>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-29485142823378677382008-09-22T22:35:00.002+02:002008-09-22T22:39:06.435+02:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.fotosearch.it/comp/ART/ART126/ufficio-scrivania_%7EBCA024.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://www.fotosearch.it/comp/ART/ART126/ufficio-scrivania_%7EBCA024.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.fotosearch.it/comp/ART/ART126/ufficio-scrivania_%7EBCA024.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://www.fotosearch.it/comp/ART/ART126/ufficio-scrivania_%7EBCA024.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: center;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold;"><span style="color: rgb(255, 102, 0);">domani?!!</span></span></span><br /></div>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-30175003729931742042008-09-19T01:54:00.000+02:002008-09-19T01:54:54.285+02:00<span style="font-weight: bold; color: rgb(102, 51, 102);">Nuove situazioni da affrontare, portano con sè nuovi stress.</span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(102, 51, 102);">Mi ritrovo in ruoli inediti, e non so cosa fare. Non so nemmeno da dove iniziare.</span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(102, 51, 102);">Vengo a conoscenza di fatti e situazioni (problemi, praticamente sempre), e non so come affrontarli.</span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(102, 51, 102);">Una cara amica, che vorrei aiutare, ma non so come... e la cui amicizia e vicinanza mi manca sempre di più, anche se sono un'egoista a dirlo.</span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(102, 51, 102);">Un ragazzo che mi racconta dei suoi guai, e posso solo stare ad ascoltare, abbracciare, nulla più. Vorrei capire, meglio, ma proprio non ce la faccio, tutto mi sfugge. </span><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(102, 51, 102);">Vorrei essere capace di affrontare tutto ciò, di petto, e invece mi sento debole, piccola, ancora ingenua. Forse, in fondo, vorrei essere ancora più piccola e ingenua di quanto sono. Vorrei smettere di crescere, evitarmi questa fatica: quella di aprire gli occhi, di capire cosa c'è, dietro: sofferenza, dolore.</span>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-65925270933721566362008-09-16T22:58:00.002+02:002008-09-16T23:08:30.982+02:00Niente da fare. Ci ho provato, ma la parte dell'indifferente mi sta proprio male addosso (non è nemmeno la prima volta, dovrei saperlo ormai). E allora, che faccio, esplodo? Trattengo ancora un po'? Cosa cambia, poi? Mi fa sentire tanto sola, tutto ciò, e tanto tanto scema.<br />(poi, ci sono le circostanze contingenti, va bene... ma non è solo quello)dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-58470505252275896602008-09-10T17:36:00.000+02:002008-09-10T17:36:00.585+02:00<span style="font-weight: bold;"><span style="color: rgb(255, 102, 0);">Sono tutte novità, per me. Lo so che è strano, e anzi è colpa mia, l'anomalia sta nel fatto che io non abbia mai vissuto questi problemi, prima d'ora. Eppure, tant'è, è andata così, e io non so da che parte iniziare.<br />Forse in fondo non sono nemmeno problemi, sono io la solita esagerata.<br />E' un problema se una persona che conta molto, in questo momento (per circostanze contingenti), non mi guarda mai in faccia, non mi rivolge mai la parola direttamente, e se commenta le mie parole lo fa fingendo che abbia parlato qualcun altro?<br />E' un problema se sto entrando in un mondo completamente nuovo, di cui non so nulla, e da cui mi sono tenuta alla larga, in tutto questo tempo?<br />E' un problema, soprattutto, se con queste persone devo partire da zero, un po' avvantaggiata dalla situazione, ma senza dimenticare che le amicizie si costruiscono solo con il tempo (e con tutto il resto)?<br />Chissà..<br /></span></span>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-66424198499739681532008-08-24T20:56:00.002+02:002008-08-24T20:58:28.278+02:00<div xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml"><p><object height="350" width="425"><param value="http://youtube.com/v/3G1JM6V5fFY" name="movie"><embed type="application/x-shockwave-flash" src="http://youtube.com/v/3G1JM6V5fFY" height="350" width="425"></embed></object></p><p>Una canzone che amo molto, in questo periodo...</p></div>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-63487034414786606242008-08-22T19:28:00.001+02:002008-08-24T20:57:06.148+02:00<style type="text/css">!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --> </style> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(102, 0, 204); font-weight: bold;">In aereo, tornando da Barcellona, guardavo fuori dal finestrino: uno spettacolo bellissimo, il mare, e poi il cielo incredibilmente blu, e, in tutto ciò, le nuvole.</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(102, 0, 204); font-weight: bold;">Guardando fuori, perdendomi in fantasticherie, mi ero ritrovata, ancora una volta, incredula osservatrice della bellezza del mondo. Piena di gioia, e di voglia di ringraziare per tutto questo (anche senza sapere chi o che cosa, un ringraziamento, secondo me, in alcuni casi va proprio fatto).</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(102, 0, 204); font-weight: bold;">Soprattutto, mi sono stupita di me stessa, mi è sembrato di ritrovare qualcuno perduto da tempo: quella dori (ma allora non si chiamava ancora così) che tornava a casa da scuola, che aveva il naso incollato al finestrino del pulmino, e ascoltava e partecipava alle discussioni solite, con quella gente strana, a volte simpatica, a volte insopportabile, spesso tanto diversa. Anche allora, aprivo gli occhi sul mondo attorno, stupita ammiravo la bellezza del salento in primavera.</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(102, 0, 204); font-weight: bold;">Pensavo, ingenua, forse innocente, che il mondo era lì pronto ad attendermi; che preparare una valigia e gettarsi in una grande città non poteva che mettermi in contatto con tante e tante persone in gamba (gente, per intenderci, come polidora, o il mio caro amico di allora, e non solo. Perché ero – e sono tuttora – davvero fortunata: ne avevo di gente in gamba, attorno!). Pensavo che il mondo non aspettasse che me, e tutti noi che stavamo finendo le superiori, pronti a cercare la nostra strada, a disperderci per l’Italia, a far fronte a tutto con il coraggio e l’incoscienza di chi ha 18 (o, in casi sfortunati, 19!) anni. Poi ci ha pensato la vita a farmi cambiare idea, ci hanno pensato Milano, la bocconi, i milanesi, i compagni di università danarosi e fighetti, e non solo. Ho poi capito cosa vuol dire crescere, e – naturalmente, com’è giusto che sia – non ha nulla a che vedere con quello che poteva immaginare quella ragazzetta di liceo. Vuol dire affrontare problemi, imparare a guardare alle cose da differenti punti di vista, rinunciare a (parte) del proprio egoismo, prendersi responsabilità.</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(102, 0, 204); font-weight: bold;">Nonostante tutto ciò, conta come mi sento, in questo momento, ora. A volte quasi non ci credo, a volte sembra tutto lineare, quasi banale e scontato nella sua inevitabilità.</p> <p class="western" style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(102, 0, 204); font-weight: bold;">È merito suo, del metallaro, se ora rivivo quelle sensazioni, se mi sento come se la vita, in questi anni, non mi avesse scalfito (o lo avesse fatto molto meno, rispetto a quello che è effettivamente stato). È merito suo se ritrovo dori a 19 anni, e gliene sono infinitamente grata.</p>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-33725825178959862732008-07-15T20:14:00.001+02:002008-07-15T20:29:59.673+02:00<!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> </w:Compatibility> <w:browserlevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:latentstyles deflockedstate="false" latentstylecount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if !mso]><object classid="clsid:38481807-CA0E-42D2-BF39-B33AF135CC4D" id="ieooui"></object> <style> st1\:*{behavior:url(#ieooui) } </style> <![endif]--><style> <!-- /* Font Definitions */ @font-face {font-family:"Palatino Linotype"; panose-1:2 4 5 2 5 5 5 3 3 4; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:roman; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:-536870009 1073741843 0 0 415 0;} /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent:""; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-language:EN-US;} @page Section1 {size:612.0pt 792.0pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:36.0pt; mso-footer-margin:36.0pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} --> </style><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} </style> <![endif]--><span style=";font-family:";font-size:100%;" ><span style="font-style: italic; color: rgb(153, 51, 0);">Mi ha detto che sono solare… Non so se detto da lui era un complimento, ma io l’ho letto così. E poi, la sua faccia quando ha sentito che osavo metter bocca nei discorsi sui Death Cab for Cutie: “ah. Li conosci?”.</span><o:p></o:p></span> <p style="font-style: italic; color: rgb(153, 0, 0);font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="font-size:100%;">Che ci posso fare, continua ad affascinarmi.<o:p></o:p></span></p> <p style="font-style: italic; color: rgb(153, 0, 0);font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="font-size:100%;">Gli invidio alcuni lati del suo carattere, e come direbbe Alberoni (non perché quello che dica Alberoni sia oro colato…), mi piace per questo, cerco la complementarietà.<o:p></o:p></span></p> <p style="font-style: italic; color: rgb(153, 0, 0);font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="font-size:100%;">Lui parla un sacco, parla con chiunque, non si vergogna di essere quello che è, non si cura dei giudizi. Gli piace fare amicizia, conoscere tutti, scoprire <st1:personname productid="la gente. Ed" st="on">la gente. Ed</st1:personname> è bravo, mi mette a mio agio, e non è una cosa da poco.<o:p></o:p></span></p> <p style="font-style: italic; color: rgb(153, 0, 0);font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="font-size:100%;">Certo, ne è passata di acqua sotto i ponti, a me anche fisicamente pare cambiato, ma magari non è vero (mi capita spesso, di travisare i tratti della gente, nel ricordo. E poi faccio figuracce, tipo quando ho detto a un amico: “wow, sei abbronzantissimo”, non ricordando la sua pelle scura).<o:p></o:p></span></p> <p style="font-style: italic; color: rgb(153, 0, 0);font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="font-size:100%;">Mi fa tenerezza, come un tempo, anche quando definisce il se stesso del liceo bello (gli ho fatto le facce, ma cavolo se aveva ragione).<o:p></o:p></span></p> <p style="font-style: italic; color: rgb(153, 0, 0);font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="font-size:100%;">Scopro che siamo dello stesso segno, e mentre parla mi sorprendo a pensare “saremmo potuti essere grandi amici”. Se solo fossi stata meno timida, se solo mi fossi fatta meno problemi.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style=";font-family:";" ><span style="font-style: italic; color: rgb(153, 0, 0);font-family:georgia;font-size:100%;" >Immagino che mi farebbe incavolare, tanto, se ci avessi a che fare per più di una sera all’anno, mi pare il massimo del caos e della disorganizzazione, però che emozione, vedere che mi si attacca a cozza, che mi trascinerebbe in giro volentieri, che per una volta non sono io a elemosinare la sua attenzione.</span><o:p></o:p></span></p>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-80992941761582858242008-06-28T11:10:00.000+02:002008-06-28T11:10:12.465+02:00<span style="color: rgb(51, 51, 153); font-family: georgia;">Ho tanta paura di star facendo l'ennesima cavolata. La mia reazione, mi rendo conto, spropositata, ieri sera sgamata dal tossico mentre ero con il metallaro... Tutta la paura che avevo, di vederlo, alla cascina monluè. Che mi succede, mannaggia a me? Intanto, il mio mondo sta cambiando. Io volevo solo andare a casa, riposarmi e rimuginare per bene su tutto quello che è successo, da settembre a questa parte. Invece va tutto veloce, ho già nuovi pensieri, e in quelli vecchi non ho ancora messo ordine. Non ho nemmeno salutato per bene la gente... Solo Claudia, in pratica (lacrimuccia, per la mia tenera Claudia), e poi il "padrino" iracheno, e la mia amica tedesca. Tutti gli altri, mi sembrava di poterli incontrare lunedì mattina in quell'auletta buia e fredda, invece non è così, e ora che me ne rendo conto mi mancano già.</span>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-17718218160127369512008-06-23T01:01:00.004+02:002008-06-23T01:41:16.338+02:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBmNXsN_mAleJ0QAhmpe0uvHHB0D2VY6hsOX-DP1RzFDOqQy7Iu1Ss_NmpawukgLVfw1IDH_0iayQJjDwbXydqnu-7UDZXaIpm_wflE2T0DUWRhvPUa5n9MdBy7uxcMxZ2nfQq/s1600-h/images.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBmNXsN_mAleJ0QAhmpe0uvHHB0D2VY6hsOX-DP1RzFDOqQy7Iu1Ss_NmpawukgLVfw1IDH_0iayQJjDwbXydqnu-7UDZXaIpm_wflE2T0DUWRhvPUa5n9MdBy7uxcMxZ2nfQq/s400/images.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5214853704789381138" border="0" /></a><br /><br /><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> </w:Compatibility> <w:browserlevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:latentstyles deflockedstate="false" latentstylecount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><style> <!-- /* Font Definitions */ @font-face {font-family:"Palatino Linotype"; panose-1:2 4 5 2 5 5 5 3 3 4; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:roman; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:-536870009 1073741843 0 0 415 0;} /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent:""; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-language:EN-US;} @page Section1 {size:612.0pt 792.0pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:36.0pt; mso-footer-margin:36.0pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} --> </style><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} </style> <![endif]--> <p style="color: rgb(0, 102, 0); font-style: italic; font-weight: bold;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="">Finalmente ho visto questo film, era da un po’ che diceva che me l’avrebbe prestato. Poi, quando ero quasi alla fine, felici come 2 bambini, ci siamo messi a commentare, su msn, le nostre scene preferite (la mia, in assoluto, la partenza della nave: tutti in silenzio, l’inquadratura dall’alto, un mare di teste, e pian piano a un certo punto parte delle teste si staccano, stanno partendo), naturalmente lui ne ha nominata una che non avevo ancora visto… il solito. Un film bellissimo, tenero, un tocco leggero. <o:p></o:p></span></p> <p style="color: rgb(0, 102, 0); font-style: italic; font-weight: bold;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="">Ma non era di questo, non solo di questo, che volevo dire.<o:p></o:p></span></p> <p style="color: rgb(0, 102, 0); font-style: italic; font-weight: bold;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="">Io lo chiamo, da un po’, debosciato, il suono di questa parola mi pare adattarsi perfettamente al suo essere, gli calza a pennello. Lo sa, a volte i miei messaggi iniziano così. Scopro oggi che mi chiama sciagurata (mai direttamente, solo quando parla di me in terza persona), e mi fa tanto sorridere. Questa parola mi calza addosso, mi pare.<o:p></o:p></span></p> <p style="color: rgb(0, 102, 0); font-style: italic; font-weight: bold;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="">I primi mesi l’ho completamente ignorato, non mi piaceva il suo giubbotto di pelle, ridevo alle sue battute, ma non avevo capito nulla di lui. Pensavo fosse uno di quelli che hanno i loro giri, che uscivano per fatti loro e non ci tenevano a fare amicizia. Invece, assurdamente (come sempre sono assurde le cose che gli capitano), era fuori dal giro di mail, non sapeva nulla della nostra vita sociale.<o:p></o:p></span></p> <p style="color: rgb(0, 102, 0); font-style: italic; font-weight: bold;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="">A novembre abbiamo studiato assieme, ha salvato un mio esame almeno, e parlarci mi ha aiutato ad esprimere pensieri che tenevo dentro… fin troppo, forse. Il suo pessimismo, il suo essere così critico un po’ mi ha incattivito. Spero di essere rimasta un po’ ingenua e stupida, al male – a volte – non voglio nemmeno pensare.<o:p></o:p></span></p> <p style="color: rgb(0, 102, 0); font-style: italic; font-weight: bold;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="">Il ricordo più vivo, più bello e tenero, è al concerto degli smashing pumpkins: mi prende la mano, quando la folla mi stava risucchiando via, e sono di nuovo dall’altra parte, in mezzo a loro. E' difficile da spiegare a parole, è un ricordo visivo e musicale, siamo noi che cantiamo e balliamo lì in mezzo, è l'energia di quel posto, ma anche la bellezza di essere lì con loro.<br /></span></p><p style="color: rgb(0, 102, 0); font-style: italic; font-weight: bold;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span style="">Poi ci sono i tanti messaggi, anche quelli che si poteva pure risparmiare. Le volte che si preoccupa, tipo quando dico che mercoledì non ho nessuna voglia di andare alla festa, e mi chiede se è perché c’è mr.g… le volte che fa battutine, e in realtà lancia richieste d’aiuto, ma poi <span style="font-size:100%;">non sono capace a capire in tempo.<o:p></o:p></span></span></p> <span style="color: rgb(0, 102, 0); font-style: italic; font-weight: bold;font-family:";font-size:100%;" >Ho sempre tanta paura che le persone mi abbandonino, sono sempre convintissima che, se loro sono ai primi posti per me, io invece in graduatoria sono in basso, cosa conto in fondo? Sarà che ci metto tanto ad aprirmi con le persone… sarà che gli altri, invece, sono spesso tanto socievoli. Lo penso anche questa volta, e lo so, non siamo migliori amici né siamo inseparabili. Anzi, chissà, tra qualche mese, senza più i gossip e le persone di cui sparlare, potrebbe esserci pochissimo da dirsi. Però è stato bello conoscerlo, bello parlare a lezione di tutt’altro, dei libri che leggevamo da bambini e dei posti nel mondo dove vorremmo vivere. Bello avere tutta quella cronologia di messaggi, sul pc. Siamo 2 logorroici, va bene, ma insomma andiamo anche tanto d’accordo.</span><span style="color: rgb(51, 204, 0); font-weight: bold;font-family:georgia;font-size:100%;" ><br /></span>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-25904044.post-78316669922348913642008-06-18T12:28:00.004+02:002008-06-18T12:38:29.138+02:00<span style="color: rgb(102, 51, 102);">L'</span><span style="font-weight: bold; color: rgb(102, 51, 102);">insicurezza </span><span style="color: rgb(102, 51, 102);">è il mio peggior difetto. Poi viene tutto il resto, ma sono solo conseguenze.</span><br /><span style="color: rgb(102, 51, 102);">In crisi, ogni qual volta (sempre, cioè) potrei venir fuori io, la mia personalità, il mio carattere, il mio cervello. A mio agio solo quando posso nascondermi, osservare, ascoltare, forse anche giudicare gli altri, standomene nascosta dietro qualcosa.. qualsiasi cosa.</span><br /><span style="color: rgb(102, 51, 102);">In crisi, perchè sono ancora la ragazzina che si sente non all'altezza, e sono stufa di esserlo dannazione. Stufa di avere ancora bisogno di conferme.</span><br /><span style="color: rgb(102, 51, 102);">Stufa perchè pensavo di essere un po' cambiata, e invece la strada da fare è ancora lunga.</span>dorihttp://www.blogger.com/profile/03775374881538676079noreply@blogger.com0