Monday, May 21, 2007




Non ho molto da dire, in questa sera in cui c'è da ripensare tutto. Sono tornata indietro di un anno quasi, il 5 giugno di un anno fa avevo detto "basta". Eccoci, a piangere tutti e due come due bambini, a ferirci, per chiederci subito scusa, a voler l'uno fermare il pianto dell'altro...
A rassicuraci, mille volte, di un reciproco affetto. Ma mi chiedo quanto questo nostro dirci il nostro amore non sia un continuo ricatto, un reciproco dirci: "Non voglio che tu vada avanti, non senza di me". Sono sfiancata, dai discorsi l'uno davanti all'altro, dalle telefonate fino alla salvezza della batteria scarica... Ad ogni suo "sei bella", mi sento sprofondare nella solitudine... Stavo bene questa mattina, ho riso tanto, perché ho visto lui, che mi fa ridere tanto... Poi invece, inaspettato, il passato. Ed io non so che cosa dirmi, non so che cosa augurarmi, non so che cosa voglio... e so di non avere altra scelta: vivere questo momento di pena, rimetterlo ad un lato. Andare avanti.
"Ovunque proteggi, la grazia del mio cuore..."


p.s. Oggi il sole è entrato nel mio segno, maledetti oroscopi, avevano detto tutt'altro...

3 comments:

dori said...

cicci... non trovo parole adeguate, nè consigli o soluzioni, ma tu sai che ci sono, sono qua ogni volta che ne avrai bisogno... (se non posso fare altro, almeno per ascoltare)
e cmq, abbasso l'oroscopo! lo so che non funzionava così il tuo gioco, ma a volte ci vuole proprio.

Benjamin Brown said...

In queste situazioni le cartine dei Baci Perugina suggeriscono di leggere il proprio cuore, che conosce tutte le risposte necessarie. Balle. O meglio: si certo, belle parole. Se leggere il proprio cuore fosse come consultare l'elenco del telefono.

La realtà non è mai così semplice quando ci si trova immersi nel presente, figuriamoci quando il passato ritorna...

Come già detto da Dori, non ho parole per te ma solo ascolto.
Se vuoi.

Un bacione,
Ben

polidora said...

Dori: non puoi mandare alla malora il mio giochetto così!!!
grazie mille, perché ci siete. Perché mi ascoltate, perché mi fate capire che ho un tesoro... (e di conseguenza dovrei smetterla di lamentarmi)...
v.v.b.