Sunday, May 25, 2008
Come se fosse possibile provare un interesse per qualcuno, e non accorgersene nemmeno. Come se fossi così svampita da non avere, da qualche parte, una piccola lampadina pronta ad accendersi, se è il caso. Come se il mio cuore fosse talmente spaventato, timido, confuso, insicuro, talmente tanto che la lampadina la spegne apposta, in quel caso lì.
Non ci si può affidare agli altri, in questo caso. Non basta il gossip, non basta chi dice che non parlo d'altro, o nota i miei sorrisi. Non serve nemmeno, a farmi stare tranquilla, una persona che dice l'opposto, e che è vicina ad entrambi, perchè di lei mi fido poco, soprattutto in questi giorni.
Piuttosto, mi spaventa la mia reazione quando mi scrive, mi cerca, condivide con me qualcosa.
Vorrei solo svegliarmi una mattina, e avere la risposta, quella definitiva, quella di cui sono sicura, qualsiasi cosa mi venga detta.
(E poi, mancavano solo le carte...)
Wednesday, May 21, 2008
Mi viene voglia di camminare, in questi giorni. Me la fanno venire, anzi per la verità dovrei parlare al singolare, ed è tutto un parlare di luglio, delle vacanze, delle ultime, probabilmente, vacanze come si deve, quelle in cui i giorni passano sempre uguali, e sembra che al lavoro non si debba tornare. Forse è solo un sogno, forse mi toccherà star qui ad aspettare improbabili telefonate agostane, ma nel frattempo è uno dei (pochi) pensieri allegri di questi giorni, e ho così tanto bisogno di serenità…
(Tutto pare angosciarmi, invece. Anche quello che non dovrebbe: i gossip, tanto per dirne una, non li sopporto più. Né sopporto il viscidume di chi vuol farsi amici in alto, contatti influenti, relazioni utili… ma quando mai me ne è importato?)
Tuesday, May 06, 2008
Vorrei essere molto diversa.
Meno impulsiva, soprattutto nei momenti di rabbia. Eviterei di fare un sacco di figuracce, di sembrare una folle, di pentirmi di così tante parole e reazioni.
Meno inconcludente. Vorrei fare meno piani, meno elenchi di buoni propositi (anche questo un po’ lo è, lo so), e poi perdere meno tempo, ed essere più produttiva. Affrontare una cosa alla volta, con calma, piuttosto che farmi prendere dal panico e passare il tempo a procrastinare qualsiasi attività (e arrivare comunque a fine giornata stanchissima).
Vorrei metterci meno tempo a superare le cose, meno attenzione ai dettagli e a tutto ciò su cui è inutile rimuginare. Vorrei, allo stesso tempo, essere più concentrata sul futuro, sulle grandi scelte, su quello che decide la vita, ed essere meno in balia del caso.
Vorrei, giacché ci sono, un po’ di fortuna in più.
Vorrei scrollarmi di dosso questa tristezza (che ora inizia ad annoiarmi), concentrarmi sul geranio rinato, sull’ombrello rosso fiammante che mi sono regalata, e ricominciare a sorridere, agli sconosciuti e anche ai fin troppo noti.