Come vento, come vento non ci fermiamo. Anche da fermi. Dolce è l'illusione, credere di essere rimasti fermi, tutto questo tempo fermi con i piedi ben piantati nella terra, noi che abbiamo le radici nella sabbia.
Questa acqua di mare non è la stessa, lo scoglio non è lo stesso, la strada non è la stessa, ed ogni tanto svolto ad un differente angolo.
La gioia di sentire una voce amica non è la stessa, prima mancava lo stupore, prima era tutto così maledettamente scontato (ogni giorno alle 8.30 si era tutti allo stesso banco).
Ora tutto è un impegno, anche voler bene a noi stessi, perché a volte dobbiamo anche ricordarcelo (non è così stupido, pensandoci?). Io voglio sentire questi tasti spegnersi con me sotto le dita, accompagnarmi nel sonno che sta per arrivare. Da tanto non scrivevo così, un post di quelli che tanti crederebbero inutili, in effetti lo è. Elogio dell'inutilità, mentre ascolto Belle&Sebastian, mentre penso a tante persone ed effettivamente non ho il coraggio di lamentarmi. Per tutto quello che ho, per tutto quello di cui devo solo ringraziare. Perché di mio c'è poco, è tutto l'Amore che mi viene incontro, ed io non posso che dire "grazie". Per prima alla mia Dori che per prima leggerà...
1 comment:
cara Polidora, questo tuo post inutile, come lo definisci, a me piace un sacco...
sì è tutto diverso, anche se tutto a una prima occhiata sembra uguale.
(e se posso, scusa la nota malinconica, tutto è irrimediabilmente diverso. non che sia così negativo, in fondo, ma tornare indietro è impossibile)
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