Saturday, July 07, 2007


La paura, pensandoci bene, ci accompagna sin da quando siamo bambini. Senza paura non si andrebbe avanti, ci si adagerebbe su delle scelte sicure, sulle solite scelte, probabilmente. Allora sono nella norma, oggi che mi sono svegliata con un'angoscia insolita. Devo lasciare una città che in fondo mi è cara e in cui vive lui, insieme ad altre persone che mi mancheranno, che fanno oggi parte della mia quotidianità So già che qualcuno lo perderò,perché è difficile essere vicini a distanza, non è possibile con tutti... chissà chi avrà la pazienza e la gioia di aspettarmi... Questo non è un sole al tramonto al tramonto, è un sole nascente... me ne parlò uno sconosciuto in treno, anni e anni fa. E quello sconosciuto chissà dov'è, senza saperlo ha lasciato una traccia ben profonda nei miei giorni... Benvenuta paura, lasciati vivere e superare.

2 comments:

dori said...

Infatti! W la paura, che ci fa tenere gli occhi aperti, purchè non sia una scusa per bloccarci... E' vero, probabilmente qualcuno si perderà per strada, durante questo anno... ma sarà un modo per capire chi ha veramente voglia di starti accanto. Senza parlare, poi, di tutte le persone nuove che incontrerai.
Ma allora, sei proprio sicura che non posso venire anch'io? Non sai quanta voglia ho, ora, di lasciarmi tutto alle spalle e di buttarmi in una nuova avventura!! (Per la verità, mi accontenterei anche solo di non dover fare più colloqui..... sigh)

Andrea said...

Pellizza da Volpedo. L'anno scorso ho visto per la prima volta "Quarto Stato", al Museo dell'Ottocento di Milano: da due metri di distanza è ancora un'opera figurativa, ma da vicino è tutto un formicolìo di colori e segni. Indimenticabile.